Verter e la Sostenibilità: un racconto lungo 30 anni.
Negli oltre trent’anni di attività come Agenzia di Comunicazione, Verter ha collaborato a diversi progetti sul tema della Sostenibilità. Tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta il tema si è conquistato una certa risonanza, sull’onda delle battaglie ambientaliste dei decenni precedenti che trovavano sempre più spazio sui media e di una nuova consapevolezza della classe imprenditoriale e politica. Nasce in quegli anni, in America, un nuovo concetto denominato Business Ethics, che aveva l’obiettivo di analizzare i principi, la condotta e i valori che stanno alla base delle scelte di un’impresa.
Nel 1987 viene definito in un rapporto delle Nazioni Unite il significato del termine sostenibilità: “Uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Nei primi anni novanta il settore Automotive era ormai consapevole dell’importanza della riduzione dei consumi e della conseguente necessità di implementare il contenuto in tecnologia e di ottimizzare i pesi dei veicoli. I materiali e il design assunsero grande rilevanza – così come in ambito industriale l’evoluzione della logistica, a partire dalla movimentazione dei ricambi. Proprio in quegli anni Verter si occupa della documentazione del più grande centro logistico automatizzato per ricambi del sud Europa, realizzato nella nuova sede di Autogerma (oggi Gruppo Volkswagen Italia). La logistica come paradigma dell’efficienza, della riduzione degli sprechi in spazio, energia e risorse naturali è ancora oggi tema centrale nell’applicazione delle nuove tecnologie al mondo reale. Nasce così alla fine del ’92 una Monografia a cura di Verter che descrive con immagini di grande impatto l’allora nuovissimo magazzino completamente automatizzato di Autogerma, un immenso e sofisticato contenitore di Spare-parts che farà scuola nel settore.
Nel 1997 la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto impegna finalmente più di 180 paesi alla riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra e l’Unione Europea nel 2001, per la prima volta, istituisce una strategia comune a lungo termine per attuare uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
In campo industriale, Verter fu chiamata in quegli anni a creare un progetto per conto di un’azienda di armadi, la Mazzali di Parma. Il tema era quello delle vernici industriali applicate al settore del mobile. Le vernici all’acqua, più delicate e meno stabili, furono un argomento rilevante nella comunicazione di quegli anni e trovarono infine una applicazione costante anche nella produzione industriale. Questa tecnica coinvolgeva diversi aspetti, dalla salute degli operatori (i robot e le camere di verniciatura automatizzate muovevano in quegli anni i primi veri passi verso la completa automazione) fino alla qualità dell’aria nelle stanze degli italiani, che le nuove vernici mantenevano esenti dalle temibili esalazioni di vapori dei vari solventi utilizzati in quelle più comuni. Nel settore del mobile – che ancora nel nord-est attingeva prevalentemente al legno come materia prima – iniziò a farsi strada la consapevolezza di una grande minaccia che pesava sul pianeta, rappresentata dalla deforestazione incontrollata. Questo tema fu dunque raccolto dagli imprenditori più attenti al tema ambientale e fu oggetto di una intensa attività di comunicazione tra i clienti Verter dell’epoca. Tra i tanti citiamo Le Fablier, Martini Mobili, la stessa Mazzali, Accademia del Mobile, Lineaquattro, Piombini… La ricerca sui nuovi materiali da allora ha fatto passi da gigante, ma il legno è ancora un materiale principe e la questione rimane più che attuale.
Con la Conferenza ONU di Rio de Janeiro nel 2012, vengono ricalibrati i nuovi obiettivi mondiali per la sostenibilità sulla base dei risultati raggiunti e delle lacune emerse fino a quel momento. Ne nasce un documento conclusivo “The future we want” che traccia le linee guida che gli Stati dovranno seguire per un’economia più green, per ridurre la povertà, i cambiamenti climatici, delineando una governance globale. A questo documento seguono i 17 nuovi obiettivi da realizzare entro il 2030: 17 punti imprescindibili per invertire la rotta e salvare la nostra società, il pianeta, il futuro dei nostri figli.
Tra i settori toccati da Verter nell’ultimo decennio per comunicare prodotti e servizi sensibili al tema sostenibilità, citiamo la bioedilizia e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Intorno al 2010 prende corpo il progetto per una pala eolica di nuova generazione, Free-Tree, la cui caratteristica principale è la dimensione, studiata per un uso domestico. Il design innovativo e performante delle sue pale elicoidali consente di catturare l’energia anche di brezze leggere e discontinue.
La nostra storia nella comunicazione della Sostenibilità approda poi ad ECONYL®, la fibra di Nylon completamente rigenerata da rifiuti di Nylon 6 e prodotta da Aquafil. Una storia lunga 10 anni, che ci ha visti accompagnare la nascita e lo sviluppo di un progetto industriale che sembrava un sogno irrealizzabile e che è divenuto oggi un riferimento per tutti i più grandi brand della moda e del rivestimento tessile. Ma di ECONYL® vi racconteremo nel prossimo articolo.