Gli scenari che determinano l’inizio di questo processo di rinnovamento sono i più diversi, ma tutti riconducibili ad un disallineamento tra la percezione ‘visiva’ del Marchio e la realtà nella quale esso si manifesta in un dato momento: fattori come l’emergere di nuove sensibilità nella società, competitor che fanno passi avanti, l’evoluzione del gusto e del Design nel tempo. A volte è una scadenza, un appuntamento o un anniversario importante ad amplificare l’urgenza di questo passaggio.
Non vogliamo qui formulare un ‘manuale’ cui attenersi per il buon esito di questo processo, anche perché non è mai uguale a sé stesso: ogni Brand che lo affronta vi si affaccia con la propria storia, la propria identità di marca e specifici obiettivi.
A volte il Brand si è caricato nel tempo di Valori non più rappresentati correttamente dal carattere del logotipo o dalla forma del pittogramma che compongono il marchio stesso. Altre volte è la necessità di lasciarsi alle spalle un qualche aspetto negativo emerso nel tempo nei confronti del prospect.
Un altro elemento comune a molti progetti di Rebranding è la necessità di raccogliere un tratto distintivo dal segno preesistente e di trasformarlo in un qualcosa di nuovo, mantenendo in qualche misura percepibile elementi della sua forma originaria.
Altre volte – ed è il caso dei tre case-study che vi invitiamo a visionare sul sito di MYO Design, il Branding Atelier di Verter – l’obiettivo è cambiare totalmente l’appeal del nuovo marchio. Anche il ‘sound’ – il naming – può essere oggetto di leggeri ritocchi che ne amplificano il significato, magari con l’aggiunta di un nuovo payoff che inquadri meglio la nuova mission.
E’ compito dell’agenzia raccogliere e valutare tutte queste istanze e dare inizio all’attività di brainstorming che genera idee, visioni, ipotesi, segni che si concretizzano infine in proposte che spesso allargano la loro visione alle diverse componenti la Design Strategy: dal Corporate Design, al Design dello spazio espositivo, al Packaging Design. Ogni manifestazione del Brand viene coinvolta in questo processo, a partire dai Valori che lo muovono.
E arriva il giorno della presentazione. Quando il lavoro è ben costruito, ciò che avviene nell’interlocutore – che sia un Board di Direzione, un singolo Manager o come più spesso accade l’imprenditore stesso – è una sorta di ‘Illuminazione’ che si materializza quando sullo schermo o nelle tavole appare ‘quella’ particolare proposta.
Si staglia sulle altre perché tocca nel profondo il decisore, svela e dissolve dubbi e sentimenti inespressi, posizionandosi proprio al centro di quel ‘range’ di valori che si voleva rappresentare.
Il nuovo marchio appare persino con una sua particolare luminescenza, un’aura, come si dice… La proposta tanto attesa si rivela in tutta la sua bellezza: una farfalla che spicca il volo lasciando il suo bozzolo testimone di una storia che ha girato pagina.
Il team di contatto si scambia un rapido sguardo. Le lunghe discussioni, la faticosa definizione della strategia che ha generato questo concept e ha guidato la mano sapiente dei designer si è rivelata proficua. Il cerchio si chiude, il Brand muove un passo decisivo verso un nuovo inizio.